giovedì 24 maggio 2012

LA NAVE STA PER ARRIVARE IN PORTO: SI CONCLUDONO I PROGETTI DELL’ANNO ROTARIANO 2011/12.




Oristano 24 Maggio 2012


Cari amici,


ormai siamo in dirittura d’arrivo. I progetti messi in cantiere dal Club sono stati in gran parte realizzati e gli ultimi, i più difficoltosi, stanno anch’essi per giungere in porto.


Abbiamo recentemente accennato in questo nostro giornale agli ultimi progetti: la partecipazione a “Notte Brava” ed al concorso “Case Fiorite”, ormai giunti anch’essi praticamente a termine. Restava in cantiere l’ultimo, sicuramente il più importante per impegno e fatica, ma anch’esso, ora, sta per concludersi. E’ una gran bella soddisfazione, credetemi!





Venerdì primo Giugno, la città potrà nuovamente ammirare nel fornice della bella e storica torre di Mariano II° la copia dell’antica iscrizione che ne attestava la costruzione, avvenuta nel 1290.



Cari amici, non è stato ne semplice ne facile portare a termine quest’ultimo progetto che ha voluto riportare, ancorché in copia, l’antica iscrizione nella sua sede naturale. L’originale, un grande blocco marmoreo tratto con molta probabilità dalle rovine di Tharros, fu utilizzato dai costruttori per scolpirvi l’iscrizione commemorativa della costruzione della torre. Questo antico marmo, logorato dall’incuria del tempo e dai veleni dello smog, fu tolto oltre 15 anni fa dalla torre e custodito prima presso il Comune e successivamente presso l’Antiquarium Arborense, dove attualmente si trova. Il vuoto lasciato nella torre dalla rimozione del concio che ne venerava la costruzione, ha penalizzato per anni la dignità del monumento e la memoria storica della nostra città. La copia è stata realizzata sapientemente dall'Impresa di Walter Pinna, imprenditore di Borore, rotariano del club di Macomer, che con grande disponibilità ha impegnato il suo tempo (ben 2 giornate per eseguire la scansione in 3D ed altre 2 per stampare la copia con un nuovissimo macchinario elettronico a comando digitale) richiedendo al club solo un modesto rimborso spese. La disponibilità rotariana, cari amici, è sempre ai massimi livelli! Grazie Walter.



Il Rotary, come tutti ben sappiamo, ha voluto dedicare in primis questo anno rotariano al “Decoro della nostra Città” e tutte le iniziative portate avanti sono state studiate per sensibilizzare i suoi abitanti ad un maggior rispetto della città ed al miglioramento del suo decoro. Crediamo di esserci riusciti, almeno lo speriamo. In tutta sincerità debbo dire che senza la caparbietà, l’impegno, la dedizione, in particolare di alcuni nostri soci, tutto questo non si sarebbe potuto realizzare.


Mi riferisco, in particolare, al nostro Presidente Maura Falchi ed ai vari componenti il Consiglio Direttivo che in tutti i momenti, anche quelli difficili, l’hanno incoraggiata e sostenuta. Debbo, però, ringraziare uno dei soci in particolare: Gianni Oppo. Gianni è un vero rotariano convinto. Anche in questa occasione abbiamo avuto modo di apprezzare ed ammirare la sua grande disponibilità e dedizione. Non è la prima volta che Gianni si prodiga per il Rotary come se si trattasse della Sua famiglia. In passato in molte altre occasioni è sempre stato presente e disponibile: pronto a mettersi a disposizione senza mai nulla chiedere e pretendere. Dalla collocazione della Ruota del Centenario, da lui sistemata in Piazzetta Tre Palme, alla sua successiva e rapida ripulitura dopo lo “sfregio” dei writers, fino alla recentissima partecipazione alla pulitura delle pareti esterne della Chiesa di S. Chiara. Grazie Gianni, di cuore, da parte di tutti noi.







Venerdì scorso nella nostra solita riunione conviviale abbiamo anche dato linfa nuova al nostro club. Abbiamo accolto due dei nuovi soci recentemente cooptati: Luca Sotgiu e Carlo Ferrari, presentati rispettivamente dai Padrini Marco Franceschi e Andrea Riccio. A Loro un caloroso benvenuto, con la speranza che non solo si inseriscano e si amalgamino con il resto della squadra ma che si impegnino a diano il loro forte e spontaneo contributo.



La strada è lunga, cari amici, e a breve un’altra squadra prenderà il testimone per un altro anno che sarà ricco di impegno e di successi. Un doveroso grazie, ed un grande augurio a tutti!


Ecco ora, cari amici, la lettera del nostro Segretario con gli impegni di Giugno.


Vi abbraccio con grande affetto.


Mario

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IlOristano, 22/05/2012

Carissimi,

Vi informo che il 1 giugno alle ore 18.00 presso il Chiostro del Carmine si terrà l’illustrazione del progetto di restituzione in pristino della copia di iscrizione di Mariano II°, nella Torre di Porta Pontis, accompagnato dalle note storiche del Soprintendente di Cagliari e Oristano Gabriele Tola, del Direttore dell’Antiquarium Arborense Raimondo Zucca e del nostro socio Paolo Gaviano.Alle ore 20.00 ci trasferiremo in Piazza Roma dove verrà scoperta la suddetta iscrizione, già posizionata dall’Impresa di Gianni Oppo – nostro socio.


L’iscrizione era stata rimossa circa quindici anni or sono, per preservarla dal degrado dovuto all’esposizione alle intemperie e allo smog, ed è attualmente conservata nell’Antiquarium Arborense. Il vuoto lasciato dalla rimozione del concio che recava l’iscrizione, ha penalizzato per anni la dignità del monumento e la memoria storica della nostra città. La manifestazione si concluderà con un brindisi augurale con vernaccia e mostaccioli di Oristano. Partecipiamo numerosi per dare risalto all’avvenimento!

Le riunioni ordinarie del nostro club, nel mese di giugno 2012, saranno tenute nelle seguenti date:



VENERDI’ 08/06 alle ore 21.00 presso l’Hotel “Mistral 2” –Conviviale soci e familiari


VENERDI’ 22/06 alle ore 21.00 presso l’ Hotel “Mistral 2” Conviviale solo soci


Alle conviviali aperte ai familiari, i Soci possono invitare parenti e amici a loro discrezione, comunicandone il numero ed i nominativi al Prefetto Mario Virdis (tel. 3493559293) con congruo anticipo per consentire la predisposizione della sala e del numero dei coperti.


E’ altresì opportuno segnalare eventuali impedimenti a parteciparvi.


Ricordo a tutti che il sito del nostro club, settimanalmente aggiornato, è:


http://www.rotary-club-oristano.blogspot.com/.


A disposizione per eventuali necessità, porgo i miei più cordiali saluti.


Ferdinando Loddo


Segretario 2011/2012

giovedì 17 maggio 2012

GIUGNO ROTARY: MESE DEDICATO ALLE FELLOWSHIPS. E’, PERO’, ANCHE IL MESE DEL CONGRESSO, CHE CHIUDE UN INTENSO ANNO DI LAVORO.

Oristano 17 Maggio 2012

Cari amici,

giugno, come ben sappiamo è il mese che chiude l’anno rotariano. Il R.I. dedica questo mese ad una “particolare” forma di amicizia: quella che accomuna i rotariani che sono legati dagli stessi interessi ricreativi, professionali o di servizio. Questa ulteriore comunanza di interessi, meglio nota come “Fellowship”, si manifesta attraverso raduni ed incontri, dove i rotariani si scambiano esperienze e conoscenze, per meglio vivere insieme ulteriori momenti di gioia in comune. In questo modo i legami precedenti o di nuova formazione raggiungono una intensità maggiore e più profonda.

La partecipazione a questi Circoli Professionali Rotariani, come in Italia sono stati definiti, è libera e non vi è vincolo di Club o di Distretto per parteciparvi. E’ questo un modo per approfondire al meglio l’amicizia, vissuta in modo libero, anche tra soci di nazioni diverse! Queste “Fellowship” sono un’ulteriore opportunità di servizio e di amicizia che migliorano e rafforzano l’immagine del Rotary in tutto il mondo.

In Italia i Circoli professionali sono abbastanza utilizzati ed apprezzati e rappresentano un momento importante di “rafforzamento dell’amicizia”, attraverso la condivisione di una bella passione comune: sport come il golf, lo sci, l’equitazione, e tanti altri, sono la chiara dimostrazione che si può migliorare l’amicizia anche divertendosi!

Giugno, cari amici, è anche il mese dei consuntivi. Siamo giunti anche quest’anno al termine di un altro anno rotariano: la nostra nave, partita a Luglio scorso, sta per giungere in porto. Ci avviamo a tirare le somme, a verificare se la rete da pesca “dei servizio” ha raccolto i suoi frutti, se tutti i progetti sono riusciti ad andare in porto. Io debbo dirvi, con profonda convinzione, che anche quest’anno, per il nostro club, è stato un buon anno. Credo che “la squadra” abbia lavorato con impegno e portato a casa il risultato.

Quest’anno 2011/12 era volutamente e fortemente dedicato al “Decoro della nostra Città” e tutte le iniziative portate avanti sono state studiate per sensibilizzare i suoi abitanti ad un maggior rispetto della città ed al miglioramento del suo decoro. Non poche le iniziative messe in atto. Il progetto “Case Fiorite” è stato molto apprezzato e sta ottenendo un buon successo di adesioni; quello, di matrice pubblica, denominato “Notte Brava, la città che rivive”, al quale abbiamo aderito con entusiasmo, è stato ugualmente bel accolto da tutti, anche da quei giovani che, attraverso il progetto, dovevano essere educati. Inoltre, fiore all’occhiello di questo importante anno rotariano, la riallocazione nel frontespizio della Torre di San Cristoforo, in Piazza Roma, di una copia dell’antica iscrizione che ne attestava la costruzione da parte di Mariano II nell’anno 1290.

Non è stato ne semplice ne facile realizzare e portare a termine quest’ultimo progetto che ha voluto riportare, ancorché in copia, l’antica iscrizione nella sua sede naturale. L’originale, un grande blocco marmoreo tratto con molta probabilità dalle rovine di Tharros, fu utilizzato dai costruttori per scolpirvi l’iscrizione commemorativa della costruzione della torre. Logorata dall’incuria del tempo e dai veleni dello smog l’iscrizione fu tolta molti anni fa dalla torre e custodita presso il Comune. Oggi l’epigrafe che consente di dare data certa alla torre, eretta nel 1290 di fronte all’ingresso nord della città e di attribuirla all’opera di Mariano II, è conservata presso l’Antiquarium Arborense.

Questa torre imponente, una della maggiori della cinta muraria e l’unica sopravvissuta a pianta quadrata, era sicuramente la più importante. Era presumibilmente dotata di ponte levatoio e difesa da un doppio sistema di chiusura che prevedeva una saracinesca azionata da argani sistemati al secondo piano; era, inoltre, protetta da una seconda porta a battenti. Il suo impianto architettonico è composto da due volumi sovrapposti. Nella torretta superiore trova posto una campana, collocata sotto il marchesato di Antonio Cubello, eseguita nel 1430 da Bernardo Guardia, raro esempio in Sardegna di campana ad uso civico, che riporta ripetuta per 24 volte la salutazione angelica “Ave Maria” intervallata da piccoli tralci di rosa. È del 1500 il primo documento che cita la torre denominandola “Torre de Port’e Ponti”, mentre nelle delibere comunali dei secoli XIX-XX è menzionata come “Torre di San Cristoforo”, da un retablo cinquecentesco del santo che un tempo era custodito al suo interno.

Dopo non pochi tentativi, ora, ottenute tutte le autorizzazioni, la copia dell’antica iscrizione potrà essere, a breve, nuovamente ammirata non solo dagli oristanesi ma dai numerosi turisti che visiteranno la città. Ecco la foto dell’antica iscrizione (ormai logorata dal tempo) e la ricostruzione (presumibile) del suo contenuto.

L’epigrafe del Re d’Arborea Mariano II, datata al 1289/1290 è la seguente:

(I)n n(om)i(n)e D(omi)ni n(ost)ri Ihe(su) Chr(ist)i A(men). Hoc op(us) turris hui(us) et muru(m) et [portam ?] civit(atis) Arestani fec(it) fieri D(omi)nu(s) M[arianus] vicecomes d(e) Basso, iudex Arbor(ee), q(ui) felix diu [vi]vat et p(ost) obitu(m) i(n) Chr(ist)o q(ui)escat. A[nno] CCXC, indi(cione) III, an(n)o XXV c(urrente ?).

Quest’anno il nostro club ha voluto anche operare maggiormente sulla “Comunicazione”. L’intento era quello di “sensibilizzare” la città ed il territorio, facendo conoscere di più e meglio il Rotary. Lo ha fatto aprendo le nostre conferenze all’esterno: a tutta la Cittadinanza.

Questo “aprire le porte del club alla Città”, dopo anni di silenzio e riservatezza, è stato molto apprezzato. I nostri “Venerdì con il Rotary” , come abbiamo voluto chiamare questi “incontri aperti”, sono stati molto partecipati ed hanno dimostrato che avevamo imboccato la strada giusta: la città ha gradito la nostra voglia di farci conoscere e ora ci conosce di più e meglio; ora sa realmente chi siamo e cosa facciamo, nel territorio e nel mondo.

Cari amici, un altro “miglio” del nostro percorso è stato aggiunto a quelli fatti in precedenza, in oltre 43 anni di presenza. Ora un equipaggio porta la sua “nave” in porto con il suo carico, mentre un altro si allena, si prepara a partire, per un nuovo viaggio che a breve inizierà. E’ una staffetta che si perpetua nel mondo da oltre un secolo e che ci auguriamo duri ancora a lungo. Mi piace pensare che tutto questo avviene nel segno della continuità. Da Maura Falchi, a breve, prenderà il testimone Andrea Riccio, giovane di appartenenza al club ma non di conoscenza del Rotary, che ha conosciuto e vissuto in casa fin da bambino. Andrea, come Maura, è figlio di rotariano ed ha conosciuto il Rotary fin da bambino. Andrea, figlio del nostro socio fondatore e primo presidente del club Avv. Pietrino Riccio, se vorrà, potrà orgogliosamente mettere al bavero l’antico distintivo di Presidente del padre.

Chiudo, cari amici, questa mia riflessione ricordando a tutti Voi gli ultimi impegni importanti di quest’anno. Eccoli.

*quelli Distrettuali:

a) Il “55° Congresso Distrettuale”, in calendario dal 15 al 17 Giugno;

b) l’Assemblea Distrettuale del Governatore del prossimo anno, Silvio Piccioni, in calendario il 29 Maggio.

Mi auguro, per entrambe le manifestazioni, una buona partecipazione del nostro club;

*quelli di club:

a) il 1 Giugno cerimonia di ri-collocazione dell’antica iscrizione sulla Torre in Piazza Roma;

b) l’8 Giugno riunione conviviale dei soci estesa ai familiari;

c) il 22 Giugno, riunione ordinaria dei soci.

L’avventura rotariana continua: un sincero grazie a Maura per questo splendido anno ed un grande “in bocca al lupo” ad Andrea da parte di tutti noi per il prossimo anno!

Grazie della Vostra sempre gradita attenzione.

Mario

“NOTTE BRAVA LA CITTA’ CHE RIVIVE”: QUANDO L’ESEMPIO E’ PIU’ EFFICACE DELLA PUNIZIONE.

Oristano 17 Maggio 2012

Cari amici,

quando anche il nostro club Rotary è entrato a far parte del progetto “ Notte Brava, la Città che rivive”, credo che nessuno dei partecipanti si aspettasse un ritorno immediato ed efficace dell’iniziativa. Invece, con grande sorpresa di tutti, a distanza di oltre tre settimane dal primo intervento, i lavori di pulitura dei muri intorno alla Chiesa di S. Chiara sono rimasti intatti. La sorpresa maggiore ci viene, se la rapportiamo allo stato precedente, ammirando nel portico di S. Chiara i bellissimi fiori disegnati sulle pareti ridipinte a nuovo in un luminoso e tenue colore giallo, assolutamente privi di qualsiasi imbrattamento.

Ci viene spontaneo chiederci cosa sia successo! Eppure i trasgressivi writers non sono certo scomparsi, ma semplicemente c’è qualcosa che li ha, almeno temporaneamente, fermati. Credo che quando il 27 Aprile la squadra dei ragazzi dell’Istituto d’Arte, parte attiva dell’interessante progetto, si è messa all’opera non pochi siano stati anche gli “osservatori” della parte avversa, quella che i rappresentanti della Città cercavano di rieducare ad un utilizzo più consono del bene pubblico.

La prima riflessione che mi viene spontanea, e che credo di poter fermamente sostenere, è che spesso “l’esempio è più efficace della punizione”. La strada che è stata intrapresa è certamente quella giusta.

Ieri, con il determinante contributo del nostro socio Gianni Oppo, che ha messo a disposizione gratuitamente uomini e mezzi, si è completata la ripulitura della parte retrostante la Chiesa di S. Chiara. Di pomeriggio, già a partire dalle 14,30, la squadra di operai, accompagnata da un bel gruppo di ragazzi dell’Istituto d’Arte, si è messa all’opera. Un folto capannello di pubblico, tra cui diversi rotariani ed esponenti delle Istituzioni che hanno messo in cantiere l’iniziativa, ha con interesse preso visione delle nuove tecniche di ripulitura dei muri orrendamente imbrattati da scritte volgari e blasfeme. Il nostro socio Gianni Oppo, titolare dell’impresa che eseguiva i lavori, ha spiegato ai presenti il funzionamento delle nuove metodiche che utilizzano il carbonato di calcio, miscelato a pressione ad acqua, e che consentono il recupero degli antichi materiali costruttivi senza lesionarli o modificarli. Osservare come, poco dopo l’intervento degli operai, le pareti imbrattate ridiventassero linde era un vero piacere!

Cari amici, il vecchio detto che “prevenire è meglio che curare” credo che non debba essere mai abbandonato. Sono certamente non poche le ragioni che portano i giovani a ribellarsi ed a contestare il mondo degli adulti. Sono anche sicuro, però, che le colpe non stanno solo dalla parte di chi contesta: anche noi certamente abbiamo fatto degli errori, se non altro di omissione.

Compito del Rotary, e delle altre Associazioni come la nostra, è anche quello di mettere a disposizione tutta la nostra esperienza per migliorare, ove possibile, il contesto sociale ove operiamo. In questo importante impegno gioca un ruolo determinante quello di operare per cercare di “educare” tutti al rispetto nei confronti degli altri e del bene pubblico in particolare, partendo dalle nuove generazioni.

Credo che questa interessante iniziativa lo abbia dimostrato senza ombra di dubbio. Se anche un piccolo gruppo di quei ragazzi che imperversano la notte nella città a sfogare la loro rabbia e la loro contestazione si è fermato, anche un solo istante, a riflettere sull’inutilità del loro operato, tutti noi avremo già vinto la nostra battaglia.

Punire con forza, senza riflettere e senza tentare il recupero dei devianti, non ha mai pagato, come l’inasprimento delle pene, in tutte le parti del mondo, non ha mai fatto abbassare ne il numero ne la gravità dei reati commessi.

Sono convinto che quella che abbiamo intrapreso è la strada giusta!

Grazie a tutti Voi dell’attenzione.

Mario

mercoledì 2 maggio 2012

“NOTTE BRAVA” AD ORISTANO: COME TRASFORMARE UN SOGNO IN…REALTA’.

Oristano, 2 Maggio 2012

Cari amici,

credo che per raggiungere i traguardi, soprattutto quelli importanti, sia necessario essere tenaci e costanti, senza mai arrendersi ai prevedibili insuccessi ed alle difficoltà.

Il progetto che questi giorni si è realizzato, credo con grande soddisfazione di tutti, ci da la dimensione di quanto la mia precedente affermazione possa essere considerata valida.

“NOTTE BRAVA LA CITTA’ CHE RIVIVE” questo il titolo che è stato dato al progetto oristanese, studiato per dare una prima “risposta” a tutti i cittadini, consapevoli del forte bisogno di pulizia che c’è anche nella nostra città.

Il Progetto “Notte brava”, che fa parte di un Bando della RAS, Assessorato della difesa dell’ambiente, è stato concepito e finanziato per concretizzare quelle “azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità”, attraverso le Onlus che operano nel campo della sostenibilità ambientale e sociale.

L’iniziativa sviluppata nella nostra Città ha inteso valorizzarla , abbellendola attraverso diverse azioni , concentrandosi su una particolare porzione del centro storico di Oristano, comprendente il monastero di S. Chiara. Gli interventi, destinati alla pulizia ed all’abbellimento floreale della zona interessata, sono stati assegnati agli studenti delle classi 3^ A, 3^ B e 2^ F del corso serale dell’Istituto d’Arte di Oristano.

Il progetto regionale, gestito dalla Cooperativa Digitabile Onlus, in stretta collaborazione con il SIL- Patto territoriale Oristano, annovera non pochi “Partner”, che hanno chiesto ed ottenuto di far parte dell’operazione: Eccoli.


Presentando il progetto il Commissario del Comune di Oristano, Dr. Antonello Ghiani, nella Conferenza stampa , tenuta unitamente al Presidente della Cooperativa Digitabile Giorgio Oggiano, al Presidente del PTO-SIL Celeste Salaris, al Curatore dell’Antiquarium arborense Raimondo Zucca e alla responsabile del progetto Stefania Carletti, ha sostenuto che: “…si parte dalla formazione all’interno della scuola e si arriva al ripristino, restauro, pulizia e abbellimento dell'area intorno al Monastero di S. Chiara e delle mura di alcuni edifici circostanti”.

Scelta felice, quella fatta, perché il Monastero di Santa Chiara e la zona intorno al complesso religioso, costituiscono una delle aree più belle del centro storico cittadino. Gli oristanesi vivono con grande affetto questo nobile ed antico luogo, e vederlo ripulito e riportato al decoro ed alla dignità che merita potrà, oltre che essere un “piacere grande”, essere un monito ed un forte invito ai giovani ed alle nuove generazioni, per inculcare Loro il rispetto nei confronti del grande patrimonio culturale della città.

Il nostro club ha raccolto con gioia l’invito a far parte del progetto. Del resto l’obiettivo numero uno del Club per questo anno rotariano è proprio quello del “decoro” della nostra Città!

Oltre che partecipare ai lavori di pulizia previsti ci siamo accollati l’onere di portare avanti il concorso “Case Fiorite” che, potrà completare, in modo degno, la brillante iniziativa. In poco tempo il progetto si è portato avanti e realizzato.

Dopo una lunga e razionale preparazione, a conclusione di un percorso prima teorico e poi pratico che ha coinvolto non solo i ragazzi prima citati dell’Istituto d’Arte ma anche i loro insegnanti, Venerdì sera la squadra dei ragazzi ha iniziato il lavoro di ripulitura degli antichi muri del Monastero; sono state abrase non solo le scritte insulse e volgari, ma si è cercato anche di ridare uniformità alle zone ripristinate. Alcuni ragazzi della squadra provvedevano, nel frattempo, a ripulire le strade dalle erbacce, dai rifiuti e dalla spazzatura. Negli spazi liberati sono state poi messe a dimora piante e fiori, recuperando in parte le vecchie fioriere sgangherate diventate cestini porta rifiuti, e sistemandone di nuove, realizzate con materiali riciclati o costruite da loro stessi o dai loro compagni nei laboratori di ceramica della loro scuola.

A guardare oggi, alla luce del sole, questo angolo pieno di storia si resta in parte stupiti e piacevolmente soddisfatti. Spostandosi, poi, dalla piazzetta della Chiesa verso il portico di S. Chiara si prova un senso di pace e di raccoglimento, agevolati dal modificato spazio circostante, reso pulito e profumato dei fiori di fresca messa a dimora.
Percorrendo lentamente il portico (l’antico denominazione era “Su brocciu de Santa Crara”), ripulito e ridipinto di un tenue colore giallo, si prova un piacere da tempo sconosciuto. I delicati fiori dipinti sulle pareti rinnovate strappano un sorriso anche al passante frettoloso. Ci si ferma incuriositi a leggere il contenuto dei pensieri che i ragazzi hanno voluto riportare per sensibilizzare tutti: vecchi e giovani. La città è un bene prezioso, patrimonio di tutti, e tutti siamo tenuti a rispettarla e farla rispettare.

Ecco uno scorcio che evidenzia la positività dei ragazzi:


Sono parole semplici, ma di grande efficacia. Credo che loro ne siano ben coscienti e sono convinto che il “loro futuro pulito” lo sapranno costruire con forza e determinazione.

Operazione, questa di “Notte Brava”, che potremo considerare quasi una provocazione, nei confronti dei non pochi vandali e delle "bande" di ragazzi e ragazzini che la notte frequentano quegli angoli bui della città. E’ una scommessa che Oristano si augura di vincere. Per il momento, a distanza di una settimana dalla “pulizia” il portico è ancora intatto, anche se qualcuno ha scommesso che non passeranno molti giorni prima che si debbano “raccogliere i cocci”. Sarebbe davvero un peccato che un lavoro particolarmente impegnativo, come quello fatto nel portico di S. Chiara, che collega via Santa Chiara a piazza Tre Palme, venisse riportato allo scempio precedente. Basterebbe un attimo di riflessione per notare quale abissale differenza passa tra il precedente strato di "graffiti" che lordava le pareti, prodotto da diverse generazioni di presunti o sedicenti "writers", e lo stato attuale, che vede, ora, le rinnovate e linde pareti piacevolmente decorate con tanti coloratissimi fiori.

La "Notte brava" dei ragazzi dell'Artistico è terminata Venerdì a sera inoltrata, intorno alle 21, ma già due ore prima, con una cerimonia formale essi avevano provveduto a restituire al Commissario straordinario, Dr. Antonello Ghiani, il pezzo di città che avevano ricevuto in consegna dalle sue mani qualche mese prima, con l’impegno (mantenuto) di rimetterlo a nuovo.

Evento dimostrativo, quello realizzato, che certamente non può certo bastare a restituire all’intero centro storico un aspetto di decoro. Per restituire decoro alla Città non basteranno le iniziative estemporanee, che possono essere considerate solo come esempio e stimolo. In futuro serviranno scelte urbanistiche di lungo periodo, che favoriscano il recupero del cuore antico della città che ha un passato che merita e che reclama dignità e decoro. Tutto questo, però, non basterà. Servirà, soprattutto, costruire in tutti i cittadini, partendo proprio dai giovani, una diversa cultura della cosa pubblica, del rispetto dell’ambiente e dell’educazione civica. Con la forza, necessaria in una prima fase, non si arriva lontano, come l’inasprimento delle pene per i reati ha dimostrato. Prevenire educando è meglio che reprimere, dopo, punendo.

Per ora, cari amici, apprezziamo il positivo segnale dato a grandi e piccoli dal successo di questa “Notte Brava”, che ha trasformato, in un piccolo spazio della nostra città, un “sogno in una bella realtà”!

Grazie a tutti dell’attenzione.

Mario