lunedì 8 gennaio 2018

GENNAIO, MESE DEDICATO DAL ROTARY ALL’AZIONE PROFESSIONALE.



Oristano 8 Gennaio 2018
Cari amici,
È iniziata la seconda metà di questo anno rotariano. Dopo le festività, in gran parte trascorse nel caldo tepore affettuoso della famiglia, riprendiamo con buona lena il nostro servizio, portando avanti i nostri programmi. Gennaio ha un tema importante assegnatogli dal Rotary International: l’Azione Professionale. Siamo tutti professionisti che esplicano l’attività lavorativa nelle diverse branche delle attività umane, ed è proprio partendo dalle nostre professionalità che siamo entrati nel Rotary per indirizzarle altruisticamente verso gli altri, quelli meno fortunati, per cercare di rendere il mondo migliore.
Anche questo mese Salvina, il nostro Governatore, ha voluto accompagnare la sua lettera mensile con la mia riflessione sul tema del mese. La ringrazio del privilegio che mi concede, anche se in primo luogo lo sviluppo del tema è dedicato a Voi, miei cari soci. Il fatto poi che anche gli altri amici del Distretto possano trovarvi spunti di riflessione, mi incoraggia e mi riempie di grande gioia. Ecco la Vostra lettera di Gennaio.
GENNAIO, MESE DEDICATO DAL ROTARY ALL’AZIONE PROFESSIONALE.
Cari amici,
Gennaio è il mese che dà il via alla seconda parte dell’anno rotariano. Questo mese, che in calendario segna l’inizio di un nuovo anno, è dedicato dal Rotary all’Azione Professionale, ovvero è focalizzato sulle nostre professioni e, soprattutto, su quanto noi rotariani, professionisti nelle diverse branche delle attività umane, possiamo fare mettendo a frutto le nostre capacità imprenditoriali, offrendo quel “servizio” per cui siamo entrati a far parte del Rotary.
Il Rotary ha sempre creduto, fin dalla sua nascita, che la presenza in un club delle diverse competenze professionali fosse una vera ricchezza, tale da consentire il compimento di azioni più incisive nei confronti di chi di noi ha bisogno. Scrive il nostro Presidente Internazionale Ian H.S. Riseley nella sua lettera mensile di Gennaio: “Nel Rotary, la nostra diversità è la nostra forza. Questa idea risale ai primi anni della nostra organizzazione, quando fu proposto, per la prima volta, il sistema di classificazione. L'idea alla base era semplice: un club con soci con background e competenze di vario tipo è in grado di offrire un servizio migliore di quello di un club privo di questa varietà di esperienze”.
Credo che dobbiamo meditare quanto detto dal nostro Presidente Ian. Il futuro del Rotary è fatto anche di nuove professioni e di giovani professionisti di entrambi i sessi; nel Rotary le donne sono ora il 21 per cento, ma questa percentuale dobbiamo aumentarla ancora di molto, perché nel mondo femminile ci sono competenze straordinarie! I nostri club, inoltre, sono “invecchiati”, per cui non dobbiamo avere timore di ringiovanirli; apriamo, dunque, i nostri club alle nuove professioni ed alle Nuove Generazioni, creando così quell’interscambio inter-generazionale che, mettendo insieme esperienza ed entusiasmo, riuscirà a migliorare il nostro servizio, investendo nel Rotary del futuro.
Il Rotary è tramite il lavoro e il valore dei suoi soci che svolge il suo apprezzato servizio. Valori che partono dall’amicizia e si concretizzano con l’etica professionale e con quello spirito di servizio che deve contraddistinguere ogni rotariano. Ciascuno di noi nello svolgere la professione deve applicare sempre un codice deontologico, ribadito con chiarezza nel nostro motto: “Servire al di sopra dell’interesse personale”. Già dai primi anni questo concetto fu alla base della nostra forza. Concetto ribadito nel famoso test delle 4 domande, che il Past Presidente Internazionale Herbert Taylor elaborò nel 1932 quando era socio del Rotary Club di Chicago, e che fu poi adottato dal Rotary International nel 1934. Test che, ‘ad abundantiam’, voglio qui ricordare, in particolare ai più giovani di anzianità rotariana:
1) Ciò che io penso, dico o faccio, risponde a verità?
2) E’ giusto per tutti gli interessati?
3) Darà vita a buona volontà e a migliori rapporti di amicizia?
4) Sarà vantaggioso per tutti gli interessati?”.
Etica nelle professioni ed etica nella vita sociale, questo il “credo” di ogni vero rotariano. Di etica rotariana si è recentemente discusso anche in un Seminario Distrettuale svoltosi in Sardegna. Parlando della realizzazione di progetti di servizio è scaturita una domanda insidiosa: il rotariano che collabora attivamente ad un progetto di servizio, contribuendo attraverso la propria azienda, può entrare in “Conflitto d’interesse”, ovvero trarre vantaggio personale? La risposta non è semplice e si ricollega fortemente all’etica. Ogni rotariano sa che la sua partecipazione, personale o aziendale, non può e non deve trarne vantaggio, diretto o indiretto.
Amici, l’Azione professionale è la vera essenza del Rotary, il nerbo portante del nostro ‘servire’. È una delle iniziali 4 Azioni di servizio, più note come “Vie d’Azione” (le altre: Azione interna, Azione di interesse pubblico e Azione Internazionale), che sono poi diventate 5 con l’aggiunta di un’ulteriore Azione specifica in favore delle Nuove Generazioni. Cinque “Vie”, dunque, capaci di concretizzare a 360 gradi il nostro impegno nella società, svolto come sempre “al di sopra dell’interesse personale”.
Personalmente sono sempre stato convinto che ciascuno di noi deve essere ben conscio del suo impegno di professionista impegnato nel Rotary. La nostra deve essere sempre considerata una “Professionalità Diversa”, rispetto a quella svolta dai tanti altri professionisti! Credo che sia proprio il motto di quest’anno a ribadire questa diversità: la nostra deve essere sempre una “Professionalità che fa la differenza”! Si, il vero rotariano deve sempre operare “distinguendosi dagli altri”, “facendo sempre la differenza”, aiutando i più deboli non tanto con il semplice sostegno economico ma mettendo a disposizione le sue capacità professionali.
Cari Amici, chiudo questa riflessione pensando che in questo 2018 dobbiamo cercare di fare molto di più per i giovani; essi vivono un momento di grande difficoltà: privi della dignità di un lavoro, dipendenti in tutto e per tutto dalle loro famiglie e, spesso, costretti ad emigrare. Dobbiamo impegnarci, ogni giorno, per cercare di costruire per loro un futuro più sereno. Il nostro fondatore Paul Harris nel Suo libro di memorie ci ha lasciato scritto che “essere rotariani nei fatti significa avere non solo il coraggio e l’orgoglio di dichiararsi tali, ma di esserlo nella realtà di ogni giorno”.
Parole validissime oggi più di ieri, perché se è vero che i tempi cambiano anche il Rotary, orgogliosamente, “deve seguire il cambiamento, restando al passo coi tempi”.  Non dimentichiamo mai che il Rotary nel mondo c’è per “Fare la differenza”! Viviamo allora il Rotary sempre con entusiasmo, differenziandoci dagli altri, facendo squadra, “insieme”, per servire.
Forza Paris, allora, facciamola questa differenza!
Mario
………………………………………..
Nel ringraziarvi per l’attenzione Vi anticipo che stiamo già lavorando per l’imminente visita del Governatore, in calendario Domenica 18 Febbraio. Maggiori dettagli, nella prossima comunicazione che troverete a giorni, dove riepilogherò gli ultimi avvenimenti di Dicembre e gli impegni del corrente mese di Gennaio.
Buon Rotary, operando sempre all’insegna del “Forza Paris”.
Mario

Nessun commento: